Tank Chair: un manga che sorprende e fa riflettere
Devo assolutamente parlarvi di “Tank Chair”, un manga che ho letto di recente e che mi ha davvero sorpreso. Ammetto che inizialmente ero scettico: il titolo mi sembrava quasi una provocazione, e l’idea di un protagonista su una sedia a rotelle corazzata mi faceva pensare a qualcosa di troppo sopra le righe. Invece, mi sono dovuto ricredere.
La storia segue un ragazzo che, dopo un incidente, si ritrova costretto su una sedia a rotelle. Ma questa non è una sedia a rotelle qualunque: è letteralmente un carro armato in miniatura, progettato per permettergli di affrontare ogni ostacolo, sia fisico che emotivo. Quello che mi ha colpito di più è come il manga riesca a mescolare azione e introspezione. Le scene d’azione sono adrenaliniche e disegnate benissimo, ma non mancano momenti più intimi in cui il protagonista riflette sulla sua nuova condizione e su come la società lo percepisca.
Un altro aspetto che ho apprezzato è il modo in cui vengono trattati i temi della disabilità e della resilienza. Non c’è mai pietismo, anzi: il protagonista è determinato, ironico e spesso anche spietato, e il suo rapporto con gli altri personaggi è credibile e mai forzato.
Consiglio “Tank Chair” a chi cerca qualcosa di diverso dal solito, un manga che sa sorprendere sia per le sue trovate visive sia per la profondità dei temi trattati. Se vi piacciono le storie fuori dagli schemi, dategli una possibilità!
5 motivi per leggere “Tank Chair”
Originalità: La premessa della sedia a rotelle corazzata è unica e fuori dagli schemi.
Temi profondi: Affronta la disabilità e la resilienza in modo maturo e mai banale.
Azione e introspezione: Un perfetto equilibrio tra scene adrenaliniche e riflessioni personali.
Protagonista carismatico: Il personaggio principale è ben costruito, ironico e determinato.
Disegni dinamici: Le tavole d’azione sono spettacolari e coinvolgenti.
5 motivi per NON leggere “Tank Chair”
Tematiche forti: Alcuni potrebbero trovare pesanti o troppo crude le riflessioni sulla disabilità.
Stile sopra le righe: La trovata della sedia-carro armato può risultare poco credibile per chi cerca realismo.
Ritmo altalenante: Alcuni passaggi introspettivi rallentano l’azione.
Non per tutti i gusti: Se preferite storie più classiche o leggere, potrebbe non fare per voi.
Pochi personaggi secondari sviluppati: Alcuni comprimari risultano un po’ stereotipati o poco approfonditi.
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